Il 17 Dicembre, la Presidente Maria Chiara Briani insieme alla Presidente del Consiglio nazionale Barbara Rosina ed al Consigliere CNOAS Francesco Poli, ha incontrato i Servizi sociali di Piacenza.
Riportiamo il post FB pubblicato dal Consiglio nazionale, a riscontro dei contenuti emersi.
Non siamo passati sopra i fatti di Piacenza, non abbiamo fatto finta di non sentire o di dimenticare quando il clamore mediatico, le interviste a raffica, le inchieste via tv o stampa o altro, hanno smesso di interessarsene.
Allora, era fine ottobre – Aurora, 13 anni, sarebbe precipitata dal settimo piano, spinta, dicono le indagini, dal suo fidanzatino che l’aveva giĂ irretita e che spesso era ospite in casa sua – siamo tornati nel mirino di chi può dire la sua e puntare il dito senza dare alcuna spiegazione, mettendosi sempre dalla parte della ragione. Allora si è tornato a seminare discredito e produrre sfiducia nei servizi sociali.
Noi, consiglio regionale, ordine nazionale, siamo intervenuti allora avviando le valutazioni per capire se vi fossero state eventuali sottovalutazioni e responsabilitĂ personali e siamo tornati a parlarne e interrogarci oggi.
La presidente Barbara Rosina, insieme al tesoriere Francesco Poli e alla presidente del Ordine Assistenti Sociali Emilia-Romagna Maria Chiara Briani, hanno incontrato a Piacenza le assistenti sociali, il dirigente e la Responsabile dell’UnitĂ Operativa Minori.
“Le colleghe ci hanno accolto con un documento nel quale hanno messo in evidenza i problemi incontrati nell’ultimo mese e mezzo – dice Rosina – hanno segnalato la vicinanza e le attestazioni di stima ricevute dall’autoritĂ giudiziaria, ma anche gli effetti negativi di una gogna mediatica che ha portato alla messa in discussione da parte della cittadinanza e di altri professionisti del territorio, del ruolo e degli strumenti del servizio sociale.
Abbiamo trovato un gruppo di professioniste serie e competenti, capaci di riflettere su quanto accaduto, preoccupate per le persone che potrebbero non rivolgersi ai servizi. Professioniste che grazie alla supervisione, già attivata nel servizio grazie al #LEPS, hanno deciso di modificare gli obiettivi del percorso, dedicandosi ad una rilettura di quanto accaduto e cercando di individuare possibili strategie”.
“Non accettiamo che errori, tutti da accertare e sui quali fin da subito siamo intervenuti per capire cosa puo’ essere accaduto, diventino una macchia per un servizio territoriale efficiente e preparato, nĂ© per un intero corpo di professioniste e professionisti senza il quale il Paese sarebbe piĂą ingiusto – dice Rosina – Continuiamo ad ascoltare il punto di vista di ogni assistente sociale sulle nostre prese di posizioni pubbliche, ad accogliere le proposte di collaborazione per il futuro e ribadiamo fin da oggi la disponibilitĂ a partecipare ad incontri con la cittadinanza piacentina nel caso in cui si valutasse di organizzarli sul territorio per accrescere la conoscenza del servizio sociale.
Dopo un terremoto non guardiamo le macerie a braccia incrociate, aiutiamo, interveniamo, ricostruiamo – conclude la presidente dell’Ordine – Questo lo spirito dell’ incontro a Piacenza. Facciamolo insieme”.