Condividiamo pienamente le parole del CNOAS – Consiglio Nazionale Ordine Assistenti Sociali che riportiamo qui di seguito:
“Mentre seguiamo con apprensione quello che sta succedendo al largo di Israele, dove quasi tutte le barche della Global Sumud Flotilla che cercavano di portare aiuti alimentari a #Gaza, sono state bloccate dal governo di Netanyahu, il CNOAS ribadisce il proprio fermo no alla violenza, alla guerra e a nuovi genocidi come strumenti di sopraffazione dei popoli e alle violazioni sistematiche della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo.
I principi che sono alla base dell’esistenza stessa della nostra professione e del nostro Codice deontologico non possono e non devono lasciarci indifferenti rispetto a quanto sta accadendo nel Medio Oriente.
I diritti umani, il diritto internazionale, ma prima ancora l’umanità e la solidarietà non possono soccombere a nessuna logica di potere e di sopraffazione.
Faremo il possibile per mettere in campo proposte operative per alleviare le sofferenze causate da questa battaglia che dura ormai da quasi un anno e che ha causato migliaia di morti innocenti.
La pace non è un’idea astratta, ma una costruzione condivisa che trova fondamento nel rispetto del diritto e nella responsabilità reciproca.
Per questo, come assistenti sociali e come Ordine, siamo – come sempre – al servizio della comunità e delle istituzioni e continuiamo a metterci a disposizione del nostro Paese e delle organizzazioni internazionali.
In occasione della conferenza dei Presidenti dei prossimi giorni, condivideremo obiettivi comuni con tutti i Consigli territoriali e valuteremo il coinvolgimento della nostra associazione di protezione civile, in modo da rafforzare l’impegno delle nostre organizzazioni e comunità a sostegno dei diritti umani e della costruzione di una pace giusta.
Nessuno può continuare a voltarsi dall’altra parte.”.
